di TRANSNATIONAL MIGRANTS COORDINATION Nonostante la sbandierata collaborazione fra la presidente del consiglio italiana Giorgia Meloni e Ursula Von der Leyen per fare accordi con la Tunisia e tenere i migranti lontani dall’Europa, gli uomini e le donne migranti continuano ostinatamente a sfidare il regime dei confini europeo e a infilarsi nelle sue maglie. Da giorni decine di barchini attraversano il Mediterraneo con un carico di speranze e voglia di migliorare le condizioni di vita di migliaia di uomini, donne, …
Continua a leggereUn tumultuoso movimento di libertà: i migranti e le politiche di morte nell’UE
di TRANSNATIONAL MIGRANTS COORDINATION Nonostante la sbandierata collaborazione fra la presidente de…
I nostri innumerevoli no. Questa sera in piazza contro la violenza maschile contro le donne
Contare le donne ammazzate e stuprate è insopportabile. Khoudia Ndoye, Celine Frei Matzhol, Anna Sca…
La dismissione dell’accoglienza. I migranti tra Piantadosi e i Comuni
Le politiche razziste del governo Meloni, la strategia dei “porti lontani”, gli accordi con l…
La politica dell’irregolarità! I migranti del Mattei contro il razzismo istituzionale della Questura e della Prefettura di Bologna.
Mentre sulle coste greche il Mediterraneo continua a restituire all’Europa la conseguenza inevitabil…
Oltre 600 morti. La guerra dell’Unione Europea contro i migranti
Era già successo lo scorso febbraio a Cutro. Era già successo in acque maltesi nel mese di aprile. C…
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La guerra di Giorgia e la nostra opposizione
Tra misure straordinarie e ordinario razzismo, la guerra di Giorgia e dei suoi ministri contro uomini e donne migranti si è fatta più violenta. Per gestire l’aumento degli arrivi che continua nonostante gli accordi con i paesi del Nord Africa, il governo ha dichiarato uno stato di emergenza di sei mesi, stanziando 5 milioni di euro che serviranno principalmente ad aprire nuovi centri per il rimpatrio. Il parlamento sta per approvare il decreto Cutro, che riporta praticamente in vigore le …
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MIGRARE PER VIVERE. MORIRE PER L’EUROPA
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Cento giorni di zelante razzismo: la guerra di Giorgia contro i e le migranti
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I nostri innumerevoli no. Questa sera in piazza contro la violenza maschile contro le donne
Contare le donne ammazzate e stuprate è insopportabile. Khoudia Ndoye, Celine Frei Matzhol, Anna Scala, Rossella Nappini, Marisa Leo sono gli ultimi nomi di una serie troppo lunga. Uomini che uccidono e uomini, anche giovanissimi, che stuprano e se ne vantano. “Ti rissi no” è il grido con cui Non Una di Meno è scesa in piazza in Sicilia dopo la violenza di Palermo e dietro quel “no” c’è la lotta di ciascuna e di tutte. È il “no” di …
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Libertà di abortire e qualcosa di più: la nostra lotta femminista contro lo sfruttamento patriarcale e razzista
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Le responsabilità politiche della catastrofe e la nostra rabbia. Mobilitazione in Turchia per l’8M
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I nostri innumerevoli no. Questa sera in piazza contro la violenza maschile contro le donne
Contare le donne ammazzate e stuprate è insopportabile. Khoudia Ndoye, Celine Frei Matzhol, Anna Scala, Rossella Nappini, Marisa Leo sono gli ultimi nomi di una serie troppo lunga. Uomini che uccidono e uomini, anche giovanissimi, che stuprano e se ne vantano. “Ti rissi no” è il grido con cui Non Una di Meno è scesa in piazza in Sicilia dopo la violenza di Palermo e dietro quel “no” c’è la lotta di ciascuna e di tutte. È il “no” di …
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La guerra di Giorgia e la nostra opposizione
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Le responsabilità politiche della catastrofe e la nostra rabbia. Mobilitazione in Turchia per l’8M
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Razzismo in Prefettura e silenzi in Comune: che se ne fanno i migranti del Mattei di una città progressista?
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Di che cosa dovremmo avere paura? Intervista a M. sul razzismo nel centro Mattei
Da più di due mesi centinaia di migranti vivono in una tendopoli nei pressi del CAS Mattei. La situazione di affollamento del centro è insostenibile e nemmeno le piogge alluvionali hanno convinto la Prefettura a far fronte al problema. Per questo, vecchi e nuovi residenti del Centro si stanno organizzando con il Coordinamento migranti per non subire silenziosamente le condizioni di vita imposte dalla Prefettura. M., uno dei migranti che partecipa a questa lotta, ci racconta come è attualmente la …
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MIGRARE PER VIVERE. MORIRE PER L’EUROPA
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UNO SPAZIO PER VIVERE E IL TEMPO PER TROVARLO: 4/2 PRESIDIO DEI MIGRANTI DEL MATTEI
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Ragioni nere e funzionari bianchi: il 4 Febbraio in piazza con i migranti del Mattei
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Tra Nador e Melilla: il movimento dei migranti e l’ordinaria violenza dei confini
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Un tumultuoso movimento di libertà: i migranti e le politiche di morte nell’UE
di TRANSNATIONAL MIGRANTS COORDINATION Nonostante la sbandierata collaborazione fra la presidente del consiglio italiana Giorgia Meloni e Ursula Von der Leyen per fare accordi con la Tunisia e tenere i migranti lontani dall’Europa, gli uomini e le donne migranti continuano ostinatamente a sfidare il regime dei confini europeo e a infilarsi nelle sue maglie. Da giorni decine di barchini attraversano il Mediterraneo con un carico di speranze e voglia di migliorare le condizioni di vita di migliaia di uomini, donne, …
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La politica dell’irregolarità! I migranti del Mattei contro il razzismo istituzionale della Questura e della Prefettura di Bologna.
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I migranti del Mattei protestano per il cibo scarso e il razzismo del centro
Abbiamo raccontato nei giorni scorsi di come le condizioni del Mattei continuino a peggiorare. Ai soliti problemi con i documenti, si aggiunge ora il sovraffollamento (il centro ospitava 200 persone e adesso ne ospita 500) e la vita nelle tende, anche durante i giorni dell’alluvione. E poi il cibo, insufficiente e scadente. Un vecchio problema, certo, ma ora fanno di peggio: gli operatori della mensa lo buttano via finita l’ora dei pasti e i migranti che lavorano fino a tardi …
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Richiedenti asilo espulsi dai centri di accoglienza, costretti a pagare più di 20.000 euro
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Permessi in ritardo, anagrafe e Mattei. Le colpe della Questura e quelle del Comune