๐ 31 maggio 2025
๐ Porta Pratello, via Pietralata 58, Bologna
Dobbiamo alzare la voce per farci sentire. Per alzare la voce, dobbiamo parlarci, discutere, raccontare e condividere le nostre lotte e pensare quelle a venire. Per questo lโAssemblea donne del Coordinamento migranti vi invita a partecipare al suo primo festival femminista migrante. Se la violenza maschile urla per metterci a tacere, se lo sfruttamento e il razzismo quotidiano cercano di isolarci e indebolirci, se la guerra prova a gettare macerie sulle nostre lotte, noi non possiamo esitare. Dobbiamo rispondere ad alta voce! Che cosa significa costruire una lotta femminista e migrante? Come possiamo opporci alla violenza maschile, al razzismo e alla guerra, che si alimentano a vicenda e continuano a minacciare la nostra pretesa di libertร ? E come possiamo costruire connessioni, sapendo che la violenza maschile non ci colpisce tutte allo stesso modo? Negli ultimi anni queste domande sono state al centro della nostra lotta. Vogliamo partire da qui per pensare insieme a tante altre che, anche in forme diverse dalle nostre, lottano e prendono parola ogni giorno contro questo presente opprimente. Parliamoci ad alta voce, senza temere disaccordi, creando nuovi modi per tenere assieme le nostre differenze e le nostre forze, โcreando pontiโ. Ad alta voce vuol dire continuare a rompere il silenzio che rischia di amplificare il boato della guerra, i decreti razzisti che promuovono le deportazioni, le sentenze dei tribunali e le loro parole troppe volte complici di un patriarcato che non si rovescia con punizioni esemplari. Alziamo la voce, perchรฉ – come Audre Lorde – sappiamo che โil nostro silenzio non ci proteggerร โ. Ad Alta Voce – Festival Femminista Migrante vuole essere un momento per tenere insieme piani che sono intrecciati nella nostra lotta femminista ma che non sempre nelle piazze riescono a esprimersi in forza collettiva. Ci confronteremo perciรฒ con operaie e sindacaliste che in questi anni hanno scioperato e lottato sia contro la precarizzazione spietata sia contro lo sfruttamento patriarcale e razzista nei luoghi di lavoro.
Con attiviste migranti e italiane con provenienze o background molto diversi parleremo di come la lotta contro il razzismo e la violenza maschile riguarda tutte e tutti e dellโurgenza di rimetterci in dialogo per organizzarci insieme. Discuteremo di come la guerra continua a restringere lo spazio per le nostre lotte e di cosa significa, come femministe, rifiutarla per opporci a tutte le manifestazioni della violenza patriarcale. E insieme a tutto questo mostre, reading, cibi e musica!
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