la guerra vista dalle e dai migranti

Questa sezione del sito del Coordinamento dà voce a tutte quelle migranti e quei migranti che stanno pagando il prezzo della guerra. Si tratta di un prezzo che non appare nelle cronache o se vi appare scompare immediatamente. La guerra ha causato la migrazione di centinaia di migliaia di donne ucraine, che hanno dovuto abbandonare tutto ciò che avevano e che ora possono contare soprattutto sul sostegno di altre donne emigrate prima di loro, per lo più occupate nel lavoro di cura. La guerra è violenza e discriminazione. I migranti africani hanno potuto abbandonare l’Ucraina con enorme difficoltà, finendo immediatamente in fondo alla fila di chi può superare le frontiere. La guerra cambia anche la vita delle donne e degli uomini che hanno richiesto l’asilo negli scorsi anni e stanno aspettando il riconoscimento del loro status e un permesso di soggiorno. Tutti loro giungono da paesi che conoscono la stessa violenza della guerra europea che si combatte in Ucraina, molti di loro hanno attraversato i lager libici. Tutti loro sono però sottoposti a norme diverse da quelle stabilite per le profughe che arrivano dall’Ucraina. E percepiscono chiaramente la discriminazione che li colpisce per non essere europei o per il colore della loro pelle. Questa sezione del nostro sito darà voce a tutte queste migranti e a tutti questi migranti che hanno vissuto e vivono la guerra sulla loro pelle, che sono scappati, che hanno cercato di salvare i propri figli, che sotto il peso della violenza e lo scandalo della disuguaglianza sentono la necessità di far sentire la loro voce.

Con i migranti, contro la guerra

Read in English Con le crisi e le trasformazioni dell’economie europee in tempo di guerra gli Stati e l’UE perseguono senza sosta l’obiettivo di governare con la forza il movimento dei e delle migranti dentro e fuori i confini europei. Le politiche di oggi non sono una novità, ma mentre …

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La guerra di Giorgia e la nostra opposizione

Tra misure straordinarie e ordinario razzismo, la guerra di Giorgia e dei suoi ministri contro uomini e donne migranti si è fatta più violenta. Per gestire l’aumento degli arrivi che continua nonostante gli accordi con i paesi del Nord Africa, il governo ha dichiarato uno stato di emergenza di sei …

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MIGRARE PER VIVERE. MORIRE PER L’EUROPA

di TRANSNATIONAL MIGRANTS COORDINATION Almeno 69 migranti – uomini, donne e bambini – sono morti a un centinaio di metri dalla spiaggia di Cutro, in Calabria, dopo che una barca partita da Smirne è stata disintegrata dalla forza del mare agitato. Non ci interessa stabilire se la responsabilità sia di …

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Cento giorni di zelante razzismo: la guerra di Giorgia contro i e le migranti

Da cento giorni la destra al governo ha messo in campo una vera e propria guerra contro gli uomini e le donne migranti. Nelle prefetture e nelle questure, nei tribunali, nelle strade e fin dentro ai bar, l’aria che tira sta diventando sempre più irrespirabile e impregnata di razzismo. A …

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Il disordine femminista contro l’ordine patriarcale della guerra

di ASSEMBLEA DONNE DEL COORDINAMENTO MIGRANTI English translation  Sui muri di Mosca c’è un cartellone con le immagini di un feto e di un bambino vestito da soldato. C’è scritto: «proteggi me così io domani proteggerò te». L’attacco di Putin alla libertà delle donne di abortire e il premio istituito …

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Le profughe ucraine tra guerra e discriminazione: l’enigma dell’iscrizione anagrafica

Nonostante le proteste delle profughe ucraine che durano da mesi, le numerose segnalazioni delle operatrici che lavorano nell’accoglienza e la denuncia pubblica nella piazza delle e dei migranti dello scorso 2 luglio, l’ufficio anagrafe del quartiere Santo Stefano continua a negare le richieste di residenza delle donne che sono scappate …

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Storie di un razzismo usuale e sistematico. Le profughe ucraine e i rifugiati di lungo corso

L’accoglienza solidale promessa all’inizio della guerra in Ucraina si sta scontrando con i limiti dell’accoglienza e con il razzismo istituzionale della Questura. I migranti e le migranti denunciano da anni questa situazione, dimostrando come quei limiti vadano combattuti al di fuori di ogni retorica umanitaria. A Bologna anche per le …

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Strike the War: profughe, migranti e richiedenti asilo in piazza l’1 Maggio

Strike the war, colpiamo la guerra, scioperiamo! L’Assemblea donne e il Coordinamento migranti scendono in piazza il primo maggio per partecipare allo sciopero transnazionale lanciato dall’Assemblea permanente contro la guerra del Transnational Social Strike. Russe, ucraine, africane, italiane manifesteranno insieme per rifiutare ogni divisione imposta dai fronti della guerra, una …

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Vivere senza pace: la storia di Maria tra migrazione e guerra

Pubblichiamo quest’intervista a Maria, lavoratrice ucraina arrivata a Bologna nel 2006. Maria è lontana dalle bombe, ma anche la sua vita è stata stravolta dalla guerra. Dopo aver lavorato anni per offrire alle sue figlie la possibilità di studiare e costruirsi un futuro, con il suo salario oggi mantiene tutta …

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L’università di guerra e le sue gerarchie razziste. Studenti migranti respinti da Unibo.

All’invasione russa dell’Ucraina è seguito un movimento in massa di migranti, tra cui anche migliaia di studenti provenienti da Africa, Asia e Medio Oriente. Secondo i dati del 2020 l’Ucraina ospitava oltre 76.000 studenti stranieri, un quarto proveniente dall’Africa – in particolare da Nigeria, Marocco ed Egitto – e più …

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