La scorsa settimana, ad alcuni migranti ospiti del centro di accoglienza straordinaria di Malalbergo è stato notificato l’avvio delle indagini nei loro confronti per il reato penale di “invasione di terreni o edifici”. Poco più di un mese fa, a quegli stessi migranti era stato comunicato che, avendo ottenuto la protezione internazionale, avrebbero dovuto lasciare entro tre giorni la struttura ospitante, senza alcuna proposta di inserimento nella seconda accoglienza e, perciò, con l’unica prospettiva di ritrovarsi senza un tetto sopra …
Continua a leggereIl razzismo di guerra e il suo rifiuto: migranti nel movimento dello sciopero
Mentre prosegue l’occupazione della città di Gaza da parte dell’esercito israeliano, la vita delle d…
As women and migrants we strike: stop war and genocide, free Palestine!
Oggi scioperiamo, siamo nelle strade e manifestiamo come lavoratrici, donne e queer, italiane, migra…
Dopo le espulsioni razziste dai CAS ecco le indagini penali contro i migranti di Malalbergo
La scorsa settimana, ad alcuni migranti ospiti del centro di accoglienza straordinaria di Malalbergo…
Il referendum e oltre: la cittadinanza impossibile delle donne afghane
L’8 e il 9 giugno è necessario un sì, per poter cambiare materialmente la vita di migliaia di donne …
Un Sì non basta, ma un segnale lo dobbiamo dare
L’8 e 9 giugno non si tratterà solo di mettere un Sì su una scheda elettorale, ma di dare un segnale…
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Il razzismo di guerra e il suo rifiuto: migranti nel movimento dello sciopero
Mentre prosegue l’occupazione della città di Gaza da parte dell’esercito israeliano, la vita delle donne e degli uomini palestinesi che tentano di fuggire dal genocidio è appesa al razzismo istituzionale dei governi di tutto il mondo. Da più di un mese, gli Stati Uniti di Donald Trump, che nelle ultime ore ha ammonito le Nazioni Unite contro il pericolo delle «migrazioni incontrollate» invocando il superamento del «fallito esperimento dei confini aperti», hanno sospeso il rilascio dei visti per cure mediche …
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Non solo Trump: anche l’UE sta conducendo una crociata contro i migranti
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Come la Germania Giustifica lo Sfruttamento dei Rifugiati in Grecia
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As women and migrants we strike: stop war and genocide, free Palestine!
Oggi scioperiamo, siamo nelle strade e manifestiamo come lavoratrici, donne e queer, italiane, migranti e figlie di migranti, contro il genocidio a Gaza, contro la feroce violenza di Israele, contro la guerra e gli effetti che dispiega in ogni parte del mondo. Gaza brucia sotto le bombe e l’avanzata dei carri armati israeliani, e brucia anche di patriarcato e razzismo. Quella dell’esercito israeliano non è solo violenza cieca contro un’intera popolazione. Al suo interno, le donne sono bersagli presi di …
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Il referendum e oltre: la cittadinanza impossibile delle donne afghane
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Il festival femminista migrante è sotto ‘segnalazione’. Rispondiamo… Ad alta voce!
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Dopo le espulsioni razziste dai CAS ecco le indagini penali contro i migranti di Malalbergo
La scorsa settimana, ad alcuni migranti ospiti del centro di accoglienza straordinaria di Malalbergo è stato notificato l’avvio delle indagini nei loro confronti per il reato penale di “invasione di terreni o edifici”. Poco più di un mese fa, a quegli stessi migranti era stato comunicato che, avendo ottenuto la protezione internazionale, avrebbero dovuto lasciare entro tre giorni la struttura ospitante, senza alcuna proposta di inserimento nella seconda accoglienza e, perciò, con l’unica prospettiva di ritrovarsi senza un tetto sopra …
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L’8M E L’URGENZA DELLA RIBELLIONE FEMMINISTA E MIGRANTE
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Il 23 novembre e oltre: contro la violenza maschile e la guerra che arma il patriarcato
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In lotta contro l’accoglienza razzista. Dalla parte dei migranti di Bari Palese
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Una domanda crescente… di sciopero! Intervista agli operai migranti dello Strike Day di Prato e Montblanc
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Dopo le espulsioni razziste dai CAS ecco le indagini penali contro i migranti di Malalbergo
La scorsa settimana, ad alcuni migranti ospiti del centro di accoglienza straordinaria di Malalbergo è stato notificato l’avvio delle indagini nei loro confronti per il reato penale di “invasione di terreni o edifici”. Poco più di un mese fa, a quegli stessi migranti era stato comunicato che, avendo ottenuto la protezione internazionale, avrebbero dovuto lasciare entro tre giorni la struttura ospitante, senza alcuna proposta di inserimento nella seconda accoglienza e, perciò, con l’unica prospettiva di ritrovarsi senza un tetto sopra …
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Espulsioni interne a Bologna. Come Prefettura e governo vogliono liberarsi dei migranti dei Cas
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La lotta nel CPR di Via Corelli: la libertà dei migranti non si può confinare
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Successo o rappresaglia? / Succès ou représailles? / Success or Retaliation?
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Di che cosa dovremmo avere paura? Intervista a M. sul razzismo nel centro Mattei
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Come la Germania Giustifica lo Sfruttamento dei Rifugiati in Grecia
di SIYAVASH SHAHABI Ho seguito da vicino la recente decisione della Corte Costituzionale Federale tedesca—perché non si tratta solo di un singolo caso. Si tratta di un intero sistema sotto il quale persone come me vivono ogni giorno. Il caso riguardava un rifugiato afghano che aveva già ottenuto lo status di protezione in Grecia. Si era recato in Germania, aveva presentato nuovamente domanda di asilo, e la sua richiesta era stata respinta. Sosteneva che essere rimandato in Grecia avrebbe …
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Libertà di movimento per tutte e tutti: fine della Guerra, fermiamo le deportazioni.
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Non ci sbatterete per strada. Conferenza stampa dei migranti di Ozzano contro le espulsioni dal CAS
Texte en français après la vidéo // English translation follows the video Decine di migranti del CAS di Ozzano, subito dopo aver ottenuto il parere positivo della commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale, si sono visti dare dieci giorni di tempo per abbandonare il centro. La direzione del centro li ha minacciati dicendo che, se si rifiuteranno di farlo, verranno denunciati alla polizia. È la conseguenza delle politiche razziste del governo Meloni e delle sue prefetture che, mentre …
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Continua la mobilitazione dei migranti a Piacenza per il pocket money
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Vogliamo i nostri pocket money. Mobilitazione dei migranti a Piacenza