La scorsa settimana, ad alcuni migranti ospiti del centro di accoglienza straordinaria di Malalbergo è stato notificato l’avvio delle indagini nei loro confronti per il reato penale di “invasione di terreni o edifici”. Poco più di un mese fa, a quegli stessi migranti era stato comunicato che, avendo ottenuto la protezione internazionale, avrebbero dovuto lasciare entro tre giorni la struttura ospitante, senza alcuna proposta di inserimento nella seconda accoglienza e, perciò, con l’unica prospettiva di ritrovarsi senza un tetto sopra …
Continua a leggerePer Shahin, per la libertà di movimento e di parola contro guerra e genocidio
Alcuni giorni fa l’imam Mohamed Shahin, da vent’anni in Italia dove vive con la sua famiglia, figura…
Razzismo di governo e di profitto. Il lavoro migrante nell’Europa in guerra
Il rinnovo del memorandum di intesa tra Italia e Libia è scattato automaticamente a inizio novembre,…
Contro la violenza patriarcale e la guerra, per fare la differenza
Il 22 e il 25 novembre saremo in piazza con i Centri antiviolenza femministi e Non una di meno. Riba…
Tre figli, una patria, nessuna libertà sessuale nella turchia di Erdogan
Mentre si presenta al mondo come un difensore del popolo palestinese, Erdogan sfrutta la guerra per …
Per Pamela, per tutte. Una forza femminista e migrante contro la violenza patriarcale
Ventiquattro coltellate. Pamela è la settantesima vittima di femminicidio in Italia dall’inizi…
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Per Shahin, per la libertà di movimento e di parola contro guerra e genocidio
Alcuni giorni fa l’imam Mohamed Shahin, da vent’anni in Italia dove vive con la sua famiglia, figura di riferimento di una delle principali moschee di Torino e parte del coordinamento “Torino per Gaza”, è stato prelevato da casa, privato del suo permesso di lungo periodo e rinchiuso nel CPR di Caltanissetta con un decreto di espulsione firmato dal ministro Piantedosi. Il problema sarebbero alcune frasi pronunciate nello scorso ottobre in una manifestazione per la Palestina, in cui ha definito il …
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Razzismo di governo e di profitto. Il lavoro migrante nell’Europa in guerra
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Tre figli, una patria, nessuna libertà sessuale nella turchia di Erdogan
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Contro la violenza patriarcale e la guerra, per fare la differenza
Il 22 e il 25 novembre saremo in piazza con i Centri antiviolenza femministi e Non una di meno. Ribadire il nostro rifiuto della violenza maschile sulle donne e della violenza di genere è necessario, quando cresce il numero di femminicidi e si moltiplicano gli attacchi alla nostra libertà. Abbiamo bisogno di parole e pratiche all’altezza di questi attacchi se vogliamo che la nostra lotta non si esaurisca in un momento. La violenza maschile si sta intensificando nel mondo in …
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Tre figli, una patria, nessuna libertà sessuale nella turchia di Erdogan
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Per Pamela, per tutte. Una forza femminista e migrante contro la violenza patriarcale
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Per Shahin, per la libertà di movimento e di parola contro guerra e genocidio
Alcuni giorni fa l’imam Mohamed Shahin, da vent’anni in Italia dove vive con la sua famiglia, figura di riferimento di una delle principali moschee di Torino e parte del coordinamento “Torino per Gaza”, è stato prelevato da casa, privato del suo permesso di lungo periodo e rinchiuso nel CPR di Caltanissetta con un decreto di espulsione firmato dal ministro Piantedosi. Il problema sarebbero alcune frasi pronunciate nello scorso ottobre in una manifestazione per la Palestina, in cui ha definito il …
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Dopo le espulsioni razziste dai CAS ecco le indagini penali contro i migranti di Malalbergo
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L’8M E L’URGENZA DELLA RIBELLIONE FEMMINISTA E MIGRANTE
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Il 23 novembre e oltre: contro la violenza maschile e la guerra che arma il patriarcato
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In lotta contro l’accoglienza razzista. Dalla parte dei migranti di Bari Palese
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Dopo le espulsioni razziste dai CAS ecco le indagini penali contro i migranti di Malalbergo
La scorsa settimana, ad alcuni migranti ospiti del centro di accoglienza straordinaria di Malalbergo è stato notificato l’avvio delle indagini nei loro confronti per il reato penale di “invasione di terreni o edifici”. Poco più di un mese fa, a quegli stessi migranti era stato comunicato che, avendo ottenuto la protezione internazionale, avrebbero dovuto lasciare entro tre giorni la struttura ospitante, senza alcuna proposta di inserimento nella seconda accoglienza e, perciò, con l’unica prospettiva di ritrovarsi senza un tetto sopra …
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Espulsioni interne a Bologna. Come Prefettura e governo vogliono liberarsi dei migranti dei Cas
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La lotta nel CPR di Via Corelli: la libertà dei migranti non si può confinare
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Successo o rappresaglia? / Succès ou représailles? / Success or Retaliation?
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Di che cosa dovremmo avere paura? Intervista a M. sul razzismo nel centro Mattei
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Come la Germania Giustifica lo Sfruttamento dei Rifugiati in Grecia
di SIYAVASH SHAHABI Ho seguito da vicino la recente decisione della Corte Costituzionale Federale tedesca—perché non si tratta solo di un singolo caso. Si tratta di un intero sistema sotto il quale persone come me vivono ogni giorno. Il caso riguardava un rifugiato afghano che aveva già ottenuto lo status di protezione in Grecia. Si era recato in Germania, aveva presentato nuovamente domanda di asilo, e la sua richiesta era stata respinta. Sosteneva che essere rimandato in Grecia avrebbe …
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Libertà di movimento per tutte e tutti: fine della Guerra, fermiamo le deportazioni.
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Non ci sbatterete per strada. Conferenza stampa dei migranti di Ozzano contro le espulsioni dal CAS
Texte en français après la vidéo // English translation follows the video Decine di migranti del CAS di Ozzano, subito dopo aver ottenuto il parere positivo della commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale, si sono visti dare dieci giorni di tempo per abbandonare il centro. La direzione del centro li ha minacciati dicendo che, se si rifiuteranno di farlo, verranno denunciati alla polizia. È la conseguenza delle politiche razziste del governo Meloni e delle sue prefetture che, mentre …
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Continua la mobilitazione dei migranti a Piacenza per il pocket money
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Vogliamo i nostri pocket money. Mobilitazione dei migranti a Piacenza
Coordinamento Migranti Il Coordinamento migranti Bologna e provincia è nato nel 2004.















