La lotta dell’Assemblea Migranti del Mattei non aspetta

Presidio e conferenza stampa dell’Assemblea dei Migranti del Mattei
Venerdì 20 ottobre, ore 11:00 – CAS di via Mattei, Bologna

ph. Stella Chirdo 14.10.2023

Sono ormai mesi che, come Assemblea dei Migranti del Mattei, denunciamo le terribili condizioni di vita dentro al centro. Lo abbiamo fatto anche nelle ultime settimane, prima prendendo la parola in una conferenza stampa molto partecipata, poi portando in piazza le nostre rivendicazioni di libertà.

 

Grazie alla nostra lotta, abbiamo iniziato a vedere qualche piccolo cambiamento. Ma il Mattei è ancora sovraffollato e, adesso che sono scese le temperature, la situazione per chi vive nelle tende è diventata più insostenibile di prima. Il freddo entra dappertutto, e molto spesso manca la corrente elettrica necessaria soprattutto per le stufe. Abbiamo già dovuto passare più di una notte al gelo. Quando abbiamo segnalato il problema agli operatori, loro ci hanno risposto, come al solito, che non potevano farci niente, che dobbiamo aspettare. Ma che significa aspettare? Continuare a soffrire in silenzio il freddo e la fame, senza un soldo né uno straccio di documento in tasca?

 

Sì, perché i problemi dentro al centro non riguardano solo il riscaldamento. Da quando molti di noi sono stati trasferiti sono diminuite le file per i pasti, ma continuiamo a ricevere troppo poco cibo, nonostante quello in eccesso venga buttato davanti ai nostri occhi. Viviamo con un pocket money che non solo è povero, ma arriva anche con mesi di ritardo. Tanti di noi non hanno soldi neanche per necessità di base, né per una connessione a internet per comunicare tra di noi e con chi vogliamo.

 

Al centro di tutto resta però il fatto che molti di noi sono costretti a vivere senza documenti dal loro arrivo in Italia, ormai mesi e mesi fa. Durante la nostra ultima conferenza stampa, abbiamo chiesto che a tutti noi venissero prese immediatamente le impronte digitali. A chi è riuscito a lasciare le impronte, la Prefettura e la Questura di Bologna ora impongono di aspettare tutto l’inverno prima di poter presentare domanda di protezione internazionale. Non ci viene più dato nemmeno il modello C3 con cui almeno si poteva lavorare. Ma, di nuovo, che significa aspettare? Trascorrere altri mesi nell’irregolarità, senza poter lavorare e col rischio di essere mandati via perché le autorità dicono che stiamo scappando da “paesi sicuri”?

 

Abbiamo imparato, sulla nostra pelle e su quella di chi in passato ha condotto le nostre stesse battaglie, che non possiamo limitarci a sperare nel dialogo con le istituzioni. Le stesse istituzioni, come la Prefettura, che pensano di costringerci al silenzio e di dividere la nostra lotta trattandoci come pacchi postali da spedire lontano da Bologna, senza preavviso e in posti spesso isolati. Le stesse istituzioni, come il Sindaco e la sua giunta, che da troppo tempo si girano dall’altra parte davanti alle condizioni di vita di noi migranti del Mattei.


Per tutto questo, per riaffermare la nostra libertà di restare praticando la nostra libertà di organizzarci e di lottare, domani, venerdì 20 ottobre, alle 11:00, incontreremo di nuovo i giornalisti davanti al CAS di via Mattei. Vogliamo ribadirlo con forza, una volta di più: l’assemblea dei migranti del Mattei non smetterà di far sentire la propria voce finché non avremo ottenuto condizioni di vita migliori e documenti per tutti!

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