noi prendiamo parola

Ma al Comune c’è Merola o Salvini? La Bologna “accogliente” che nega la residenza ai migranti: il caso di Ayad

In questa intervista Ayad (il nome è di fantasia), richiedente asilo in attesa del parere della Commissione territoriale, ci mostra quanto accogliente sia il Comune di Bologna: Merola pratica l’accoglienza a parole, siglando patti simbolici e chiedendo la sospensione altrettanto simbolica del decreto Salvini, ma poi lo applica alla lettera …

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Come la DHL sfrutta i richiedenti asilo? Intervista a Ibrahim – La logistica dello sfruttamento/3

Dopo le interviste a Sandra e Papis, continua l’inchiesta nei magazzini della logistica dove è sempre più evidente l’esistenza di una connessione tra lo sfruttamento del lavoro delle e dei migranti e gli effetti della nuova Legge Salvini. Incontriamo Ibrahim, (il nome è di fantasia), facchino alla DHL di Bologna, …

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Sandra (Si Cobas): Loro fanno le leggi, noi facciamo le lotte. Migranti e richiedenti asilo nella logistica dello sfruttamento/2

Proseguiamo l’inchiesta sulle condizioni e le lotte del lavoro migrante (leggi l’intervista a Papis) incontrando Sandra, membro del sindacato Si Cobas e delegata alla SGT di Bologna, che nelle scorse settimane ha annunciato la liquidazione dell’azienda. Sandra ci parla di una situazione in cui l’azienda, pur avendo tutte le responsabilità, …

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Cosa succede alla DHL? Migranti e richiedenti asilo nella logistica dello sfruttamento: intervista a Papis (SI Cobas – Milano)

Verso la mobilitazione dei e delle migranti del 6 aprile, il Coordinamento Migranti ha deciso di avviare un lavoro di inchiesta sull’impatto della legge Salvini nei magazzini della logistica insieme a delegati del sindacato Si Cobas, lavoratori e compagni che in questi anni hanno scioperato e manifestato contro lo sfruttamento, …

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Libere di cambiare. Donne migranti in sciopero per il permesso incondizionato!

Verso lo sciopero globale delle donne del prossimo 8 marzo pubblichiamo un’intervista a Selua, giovane marocchina di 33 anni che è partita per cambiare la sua vita e scegliere come viverla. Selua affronta ogni giorno il ricatto del permesso di soggiorno, l’incubo della scadenza e dei tempi di rinnovo che …

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Donne migranti che vogliono tutto. Abrar: l’8 marzo contro la violenza, il razzismo e lo sfruttamento nella logistica

  L’8 marzo sarà sciopero femminista anche nella logistica. Le donne migranti, che in alcuni magazzini rappresentano la gran parte della forza lavoro, porteranno in piazza la loro lotta allo sfruttamento che è allo stesso tempo una lotta contro il patriarcato e le costrizioni familiari, una lotta contro il razzismo …

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Dalla parte delle donne: il nostro 8 marzo contro il razzismo, la violenza e per lo sciopero globale

L’8 marzo ci troverete in piazza per lo sciopero globale, nel movimento che lotta contro la violenza maschile sulle donne. In movimento ci siamo da tempo e lo sciopero è il nostro posto, l’unico in cui forniamo volentieri le nostre generalità: siamo le donne e gli uomini migranti in lotta …

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Spezzare la gabbia dell’accoglienza, rifiutare il ricatto dei documenti: una voce migrante dalla protesta di Villa Aldini

I migranti di Villa Aldini hanno aperto uno squarcio nella gabbia dell’accoglienza. Una gabbia creata da Questure e Prefetture per tenere i migranti sulla soglia della clandestinità, centellinando documenti e diritti, così come abbiamo raccontato in queste settimane. I migranti di Villa Aldini pretendono il permesso di soggiorno che gli …

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Il razzismo democratico e la complicità delle istituzioni #5 Le commissioni territoriali di fronte alle donne migranti

Lungo tutto il loro viaggio per arrivare in Europa, le donne migranti incontrano la violenza maschile nelle forme più brutali. Di fronte alle Commissioni territoriali, le migranti sono perciò costrette a raccontare anche le loro esperienze di violenza. Accade però che, durante le audizioni, le Commissioni territoriali giudichino sommariamente i …

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Il razzismo democratico e la complicità delle istituzioni #4 Perché le Commissioni territoriali impiegano più di anno a decidere sulle richieste di asilo?

Nella gran parte dei casi, ci vuole più di un anno affinché un richiedente asilo venga ascoltato dalla Commissione territoriale, che deciderà se potrà restare regolarmente in Italia o verrà condannato alla clandestinità. La legge parla di 30 giorni, ma le Prefetture si trincerano dietro il numero troppo alto di …

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